Ancora non sappiamo come sarà la nostra scuola a settembre. Ad oggi, un caldo giovedì di fine luglio, non abbiamo ancora le regole per poterla programmare ed organizzare.
Quel che sappiamo è che la nostra scuola ci sarà!
Quel che vogliamo è che sia pronta, sicura e all’altezza del suo compito, oggi più importante che mai.
Perché se in un anno scolastico normale la scuola è l’occasione per i bambini, e per la comunità, di incontrarsi, crescere e migliorare, nell’anno speciale che inizierà a settembre la scuola può e deve essere qualcosa in più: un esempio di rigore, lucidità e serenità, un luogo di rispetto, inclusione e apertura nel contesto di preoccupazione e diffidenza che stiamo vivendo, un punto di riferimento per gestire le paure e trasformarle in stimoli, per filtrare la confusione e riordinarla, per accogliere la pluralità di aspettative, sensazioni, pensieri e voci e farne un percorso comune verso un obiettivo comune. Che è sempre quello: il bene dei bambini, che poi è il bene di tutti.
Oltre le incertezze.
Oltre i virus.
Oltre le diversità.
Oltre gli egoismi.
Oltre.
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