IL POLO DELL’INFANZIA SU “IN PAESE” n.165 – Febbraio 2019

Anche questo mese il Polo dell’Infanzia è presente su IN PAESE con una pagina dedicata. Una FINESTRA APERTA sulla vita della scuola! Eccone uno stralcio…

Progetto Danza al Polo

Il titolo della progettazione della Scuola dell’Infanzia per quest’anno scolastico è “Viaggio nel mondo in 200 giorni”. Abbiamo pensato che la musica e la danza popolare potevano aiutarci ad arricchire il nostro viaggio alla scoperta di nuovi ambienti e tradizioni. In questo progetto ci ha aiutato Mirco Castello, esperto in mimo e specializzato in danze per l’infanzia. Durante il percorso, svoltosi a scuola nella prima parte dell’anno scolastico, il nostro esperto ci ha insegnato balli provenienti da tutti i continenti. Ce li ha presentati attraverso un racconto o un’immagine, accendendo così l’interesse e la curiosità di noi tutti, bambini ed insegnanti.

Insieme, poi, abbiamo unito il tutto con la magia del Natale!!! Durante lo spettacolo natalizio, i bambini “di tutto il mondo” hanno portato le loro danze in omaggio a Gesù bambino, sottolineando così i valori di uguaglianza e di fratellanza, nel rispetto delle tradizioni di ognuno. È stata una bella festa, un’autentica magia.

Ma perché la danza popolare? Perché la musica, col suo linguaggio universale, costituisce un canale privilegiato dell’espressione del cuore e dei sentimenti dell’uomo. La danza unisce il suono al movimento e contribuisce a far vivere tali sentimenti attraverso il corpo. La danza popolare è una danza legata alle tradizioni di un popolo o di una regione, ballata dal paese, dai bambini, i nonni, i genitori e gli amici. Una danza per tutti, che riprende movimenti del quotidiano, fa riflettere e conoscere. In generale molti sono i benefici della danza nella fase della crescita dei bambini: sviluppa la sicurezza e l’autostima, aumenta la coordinazione e il senso del ritmo, potenzia la creatività aumentando la sensazione di benessere, aiuta la socializzazione e sviluppa l’attenzione e la capacità di ascolto.

Il risultato? Durante le lezioni i bambini incuriositi, liberi di partecipare secondo il proprio modo di essere, chi con maggiore entusiasmo e chi con un po’ di timidezza, hanno condiviso un’esperienza divertente e stimolante con i propri compagni e le loro insegnanti.

(Stefania Scalchi)

Una rete nella rete

Si è rivelato un interessante incontro di confronto quello di giovedì 24 gennaio pomeriggio, svoltosi presso il Polo dell’Infanzia. Presenti circa una ventina di insegnanti rappresentanti le scuole FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) del territorio circostante, sia dell’Infanzia sia del Nido. Trovarsi a lavorare insieme, per fare rete, è sempre positivo!

In questo caso non si tratta di fare formazione con dei grandi esperti ma di scoprire e ritrovarsi compagni di viaggio e, nel confronto reciproco su un tema scelto, trovare spunti per migliorare, idee per collaborare, opinioni e punti di vista differenti che allargano riflessioni. Fare “rete”, in ogni e diverso contesto, permette infatti, se lo vogliamo, di uscire dalla sicura, conosciuta ma riduttiva visione della nostra piccola realtà, in cui siamo immersi ogni giorno, e guardare fuori.

In quel tardo pomeriggio si è parlato di osservazione come dimensione fondamentale della professionalità docente. Si è parlato di come l’osservazione sia un’azione consapevole da parte dell’insegnante che va progettata, strutturata, e che richiede una precisa formazione e un allenamento costante. E da qui si è scesi nelle riflessioni e nell’approfondimento tecnico.

Di tutto ciò una riflessione, tratta da un articolo di giornale, mi ha colpita: osservare è una competenza complessa che “ha importanti ricadute non solo nell’ambito lavorativo ma anche nella vita intera della persona. La capacità di osservare è una postura mentale che implica un interesse sempre nuovo nei confronti della realtà; una curiosità benevolente (cura e curiosità hanno la stessa radice etimologica); un atteggiamento di profondo rispetto per l’altro; la disposizione a lasciarsi interpellare dai fenomeni” (Giusi Masetti, Rivista Scuola dell’Infanzia, gennaio 2019).

Immediatamente il mio pensiero è volato ad un’altra esperienza, e neppure troppo distante. Questo non è lo stesso argomento, una ulteriore ed interessante sfaccettatura di un’altra proposta di lavoro di rete di un certo Tavolo 0-14 nato a Brendola? Insomma una rete nella rete!

Temi simili e complementari, che si intrecciano, si interrogano, si snodano e allargano orizzonti e riflessioni.

(Elisa Giuliari, Coordinatrice Didattica e Responsabile Pedagogica)

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