ALLE NOSTRE PICCOLE DONNE, E AI NOSTRI PICCOLI UOMINI

 
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne sembra un evento lontano da un polo dell’infanzia.
Sembra… ma non lo è.
Perché purtroppo le brutte storie coinvolgono spesso le bambine e i bambini, come spettatori e come vittime.
Perché il Polo è un luogo fortemente e riccamente caratterizzato dall’universo femminile, per tutte le alunne, per tutte le mamme, le nonne, le sorelle e, naturalmente, per tutte le lavoratrici e le volontarie che lo animano ogni giorno.
Perché le nostre piccole donne, da zero a sei anni, incontrano qui per la prima volta i piccoli uomini con cui costruiranno il loro futuro di relazioni, di socialità, di affetti e di famiglia.
Perché nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne il vero obiettivo è che, presto, questa giornata non serva più, che le ragioni antiche, persistenti e crudeli che la rendono necessaria scompaiano e lascino spazio a principi di rispetto, equità e solidarietà, che le differenze di genere, come tutte le differenze, siano un’occasione e non una condanna, siano un tesoro e non una povertà, siano un incontro e non uno scontro.
E per raggiungere questo obiettivo due sono gli ambienti in cui bisogna principalmente impegnarsi
Uno, il primo, è dentro le case.
L’altro, non meno importante, è dentro le scuole.